ECCO LE TARIFFE DI LEGGE PER ALLACCIARSI ALLA RETE FOGNARIA

by • 27 febbraio 2017 • ARCHIVIO DENTRO LA NOTIZIA, NOTIZIE DAL VILLAGGIOCommenti (2)21005

Sull’allaccio ai Servizi Idrici

In merito alle richieste di chiarimenti che mi arrivano da più parti, in merito alla lettera seguente, espongo nel seguito il mio punto di vista.
di Yos Zorzi

Schermata 2017-02-27 alle 13.31.13

PDF “INVITO AD ALLACCIARSI ALLA RETE FOGNARIA DI COSTA PARADISO”

In prima istanza devo ricordare che il dott. Piergianni Addis non è più presidente della Comunità di Costa Paradiso a far tempo dal 10 Agosto 2016, per cui egli può operare solo nel perimetro dell’ordinaria amministrazione.

Pur non essendo un esperto in questioni giuridico-amministrative mi chiedo che valore possa avere la sopracitata richiesta, anche perché una “Ordinanza di allaccio alla pubblica fognatura” (anche nel caso di allaccio ad un cespite “privato” ma che svolge pubblica funzione – quale potrebbe essere oggi “ex-facto” la Fognatura di Costa Paradiso) è un adempimento formale riservato al Sindaco del Comune territorialmente competente, avente tale Ordinanza valenza ambientale.

La richiesta, quindi, che giunge ai presunti “allacciabili” di Costa Paradiso da parte del dott. Piergianni Addis pare abbastanza “bizzarra”; neppure il dott. Piergianni Addis può essere “ex-lege” delegabile non essendo un Gestore industriale (e dunque legittimo) dei Servizi Idrici.

Insomma, stando al documento di cui sopra, nel magico mondo di Costa Paradiso, il dott. Piergianni Addis in questo momento parrebbe svolgere, senza valido mandato, il ruolo di:

– Presidente della Comunità di Costa Paradiso;
– Sindaco pro-tempore nelle operazioni di Ordinanza all’allaccio alla fognatura;
– Gestore (illegittimo) dei servizi idrici di un agglomerato di più di 2000 ab/eq quale è Costa Paradiso.

Tornando alla fognatura: parliamo di un “cespite” fognario che svolge pubblica funzione. Sia che esso risulti “privato” o “pubblico”, si tratta di un servizio primario normato da una autority preposta dalla legge.

Talvolta l’allacciamento al sistema fognario, all’interno di un agglomerato urbano, essendo privato non comporta oneri necessariamente da corrispondere al “gestore”; in questi casi il gestore può fare, in libero mercato, una proposta commerciale per l’allacciamento ma che è commisurata ai lavori da svolgere e non ai MC edificati e/o ai mc scaricati, come risulta invece nella lettera già citata.

In questi casi, se il privato decide di farsi l’allacciamento autonomamente spetta comunque al Gestore la sola quota economica di “alta sorveglianza” ai lavori e per lo “sbrigamento” della parte amministrativa, aggiornamento cartografia, comunicazioni e autorizzazioni: queste parti economiche sono tuttavia “normate” dall’ATO competente e comportano costi evidenti pubblicati di norma nella carta dei servizi o nel sito dell’authority.
In altri casi (credo che la Sardegna rientri in queste ipotesi) l’allacciamento al servizio fognatura comporta, per l’allacciante, oneri da corrispondere al gestore che sicuramente risultano normati dall’authority competente in quanto realizza l’allacciamento in monopolio senza concorrenza.

TARIFFE NEL VIGENTE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

PDF TARIFFE NEL VIGENTE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

Facciamo due considerazioni:

A Costa Paradiso un lotto medio-piccolo di 200 mc/edificabili dovrebbe pagare, secondo il dott.. Piergianni Addis, oneri di allacciamento alla fognatura stabiliti in 20 €/mc forfettari (apparentemente senza alcuna logica) il che equivarrebbe pressappoco a 4000 €/allacciamento.
Un cittadino di Trinità d’Agultu ricadente nel perimetro dell’agglomerato amministrativo invece ne pagherebbe 500, così come disposto nel vigente regolamento del Servizio Idrico Integrato:

Ma ancora più indicativo è il caso di un cittadino di Trinità d’Agultu non ricadente nel perimetro amministrativo dell’agglomerato che pagherebbe un costo effettivamente commisurato ai lavori da eseguire, sempre come disposto e normato nel vigente regolamento del Servizio Idrico Integrato:

A questo punto risulta spontaneo chiedersi quali siano state le cause contestuali che hanno progressivamente portato le amministrazioni di Costa Paradiso a questi stravaganti comportamenti rispetto a quella che è stata l’evoluzione normativa e legislativa nazionale e regionale.

Personalmente mi risulta anche difficile comprendere come una comunità di persone colte e benestanti (professionisti avvocati, medici, ingegneri, dei settori pubblici e privati) quale è quella dei proprietari di Costa paradiso, abbia potuto per così tanto tempo accettare metodi di amministrare poco comprensibili, per non dire inspiegabili, senza pretendere almeno spiegazioni sulla (per l’appunto) legittimità delle richieste avanzate.

Credo, come molti, che sia davvero ora di cambiare direzione nell’amministrazione di Costa Paradiso. Prima di tutto per ripristinare la legalità all’interno di un territorio che da troppo tempo è alla deriva su questioni davvero primarie: non a caso molte abitazioni di Costa Paradiso non hanno l’abitabilità a causa dell’assenza dei servizi primari come la fognatura e l’acqua. Ed anche per avere un’amministrazione trasparente.

Mi sono chiesto a chi può aver giovato questa deriva. Ognuno di noi potrà dare la propria interpretazione. Quel che è evidente è che il Presidente uscente dott. Piergianni Addis, in questi giorni, a un mese dalle elezioni del futuro CDA, sta letteralmente inventandosi un “criterio” per fare cassa.

D’altro canto la strada per il recupero credito nei confronti delle morosità è impraticabile in periodo caldo di elezioni. Le “transazioni” infatti (che oltre tutto non rivestono il carattere di ordinaria amministrazione) non consentiranno il totale recupero del debito accumulato.
In definitiva sconsiglierei di ottemperare alla attuale richiesta di cui alla lettera in calce alla presente, in quanto dopo il 18 di Marzo, in caso di ripristino di una road map di legalità, il costo di allacciamento sarebbe quello stabilito dall’autority (quindi more o less 500 €/allacciamento).

Gradirei infine non assistere, nel tempo che ci separa dalle prossime elezioni, a transazioni rispetto a debiti accumulati nei confronti della Comunità.

Saluto tutti cordialmente.
Ing. Yos Zorzi

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2 Responses to ECCO LE TARIFFE DI LEGGE PER ALLACCIARSI ALLA RETE FOGNARIA

  1. ECCO LE TARIFFE DI LEGGE PER ALLACCIARSI ALLA RETE FOGNARIA ha detto:

    Sull’allaccio ai Servizi Idrici

    In merito alle richieste di chiarimenti che mi arrivano da più parti, in merito alla lettera seguente, espongo nel seguito il mio punto di vista.
    di Yos Zorzi

    Schermata 2017-02-27 alle 13.31.13

    PDF “INVITO AD ALLACCIARSI ALLA RETE FOGNARIA DI COSTA PARADISO”

    In prima istanza devo ricordare che il dott. Piergianni Addis non è più presidente della Comunità di Costa Paradiso a far tempo dal 10 Agosto 2016, per cui egli può operare solo nel perimetro dell’ordinaria amministrazione.

    Pur non essendo un esperto in questioni giuridico-amministrative mi chiedo che valore possa avere la sopracitata richiesta, anche perché una “Ordinanza di allaccio alla pubblica fognatura” (anche nel caso di allaccio ad un cespite “privato” ma che svolge pubblica funzione – quale potrebbe essere oggi “ex-facto” la Fognatura di Costa Paradiso) è un adempimento formale riservato al Sindaco del Comune territorialmente competente, avente tale Ordinanza valenza ambientale.

    La richiesta, quindi, che giunge ai presunti “allacciabili” di Costa Paradiso da parte del dott. Piergianni Addis pare abbastanza “bizzarra”; neppure il dott. Piergianni Addis può essere “ex-lege” delegabile non essendo un Gestore industriale (e dunque legittimo) dei Servizi Idrici.

    Insomma, stando al documento di cui sopra, nel magico mondo di Costa Paradiso, il dott. Piergianni Addis in questo momento parrebbe svolgere, senza valido mandato, il ruolo di:

    – Presidente della Comunità di Costa Paradiso;
    – Sindaco pro-tempore nelle operazioni di Ordinanza all’allaccio alla fognatura;
    – Gestore (illegittimo) dei servizi idrici di un agglomerato di più di 2000 ab/eq quale è Costa Paradiso.

    Tornando alla fognatura: parliamo di un “cespite” fognario che svolge pubblica funzione. Sia che esso risulti “privato” o “pubblico”, si tratta di un servizio primario normato da una autority preposta dalla legge.

    Talvolta l’allacciamento al sistema fognario, all’interno di un agglomerato urbano, essendo privato non comporta oneri necessariamente da corrispondere al “gestore”; in questi casi il gestore può fare, in libero mercato, una proposta commerciale per l’allacciamento ma che è commisurata ai lavori da svolgere e non ai MC edificati e/o ai mc scaricati, come risulta invece nella lettera già citata.

    In questi casi, se il privato decide di farsi l’allacciamento autonomamente spetta comunque al Gestore la sola quota economica di “alta sorveglianza” ai lavori e per lo “sbrigamento” della parte amministrativa, aggiornamento cartografia, comunicazioni e autorizzazioni: queste parti economiche sono tuttavia “normate” dall’ATO competente e comportano costi evidenti pubblicati di norma nella carta dei servizi o nel sito dell’authority.
    In altri casi (credo che la Sardegna rientri in queste ipotesi) l’allacciamento al servizio fognatura comporta, per l’allacciante, oneri da corrispondere al gestore che sicuramente risultano normati dall’authority competente in quanto realizza l’allacciamento in monopolio senza concorrenza.

    TARIFFE NEL VIGENTE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

    PDF TARIFFE NEL VIGENTE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO

    Facciamo due considerazioni:

    A Costa Paradiso un lotto medio-piccolo di 200 mc/edificabili dovrebbe pagare, secondo il dott.. Piergianni Addis, oneri di allacciamento alla fognatura stabiliti in 20 €/mc forfettari (apparentemente senza alcuna logica) il che equivarrebbe pressappoco a 4000 €/allacciamento.
    Un cittadino di Trinità d’Agultu ricadente nel perimetro dell’agglomerato amministrativo invece ne pagherebbe 500, così come disposto nel vigente regolamento del Servizio Idrico Integrato:

    Ma ancora più indicativo è il caso di un cittadino di Trinità d’Agultu non ricadente nel perimetro amministrativo dell’agglomerato che pagherebbe un costo effettivamente commisurato ai lavori da eseguire, sempre come disposto e normato nel vigente regolamento del Servizio Idrico Integrato:

    A questo punto risulta spontaneo chiedersi quali siano state le cause contestuali che hanno progressivamente portato le amministrazioni di Costa Paradiso a questi stravaganti comportamenti rispetto a quella che è stata l’evoluzione normativa e legislativa nazionale e regionale.

    Personalmente mi risulta anche difficile comprendere come una comunità di persone colte e benestanti (professionisti avvocati, medici, ingegneri, dei settori pubblici e privati) quale è quella dei proprietari di Costa paradiso, abbia potuto per così tanto tempo accettare metodi di amministrare poco comprensibili, per non dire inspiegabili, senza pretendere almeno spiegazioni sulla (per l’appunto) legittimità delle richieste avanzate.

    Credo, come molti, che sia davvero ora di cambiare direzione nell’amministrazione di Costa Paradiso. Prima di tutto per ripristinare la legalità all’interno di un territorio che da troppo tempo è alla deriva su questioni davvero primarie: non a caso molte abitazioni di Costa Paradiso non hanno l’abitabilità a causa dell’assenza dei servizi primari come la fognatura e l’acqua. Ed anche per avere un’amministrazione trasparente.

    Mi sono chiesto a chi può aver giovato questa deriva. Ognuno di noi potrà dare la propria interpretazione. Quel che è evidente è che il Presidente uscente dott. Piergianni Addis, in questi giorni, a un mese dalle elezioni del futuro CDA, sta letteralmente inventandosi un “criterio” per fare cassa.

    D’altro canto la strada per il recupero credito nei confronti delle morosità è impraticabile in periodo caldo di elezioni. Le “transazioni” infatti (che oltre tutto non rivestono il carattere di ordinaria amministrazione) non consentiranno il totale recupero del debito accumulato.
    In definitiva sconsiglierei di ottemperare alla attuale richiesta di cui alla lettera in calce alla presente, in quanto dopo il 18 di Marzo, in caso di ripristino di una road map di legalità, il costo di allacciamento sarebbe quello stabilito dall’autority (quindi more o less 500 €/allacciamento).

    Gradirei infine non assistere, nel tempo che ci separa dalle prossime elezioni, a transazioni rispetto a debiti accumulati nei confronti della Comunità.

    Saluto tutti cordialmente.
    Ing. Yos Zorzi

    VIDEO YOS ZORZI EVIDENZIA I CONTATTI INTRAPRESI CON ENTI LOCALI, AUTHORITY, ENTI REGIONALI
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    VIDEO GIANNI MONTEROSSO ESPONE ALCUNI ARGOMENTI IN OCCASIONE DELL’ IMMINENTE ASSEMBLEA
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    VIDEO COSTA PARADISO DA TRE MESI SENZA ACQUA, il dr. Domenico Fiordalisi, procuratore di Tempio Pausania, riceve il rappresentante del “Comitato Residenti Stabili della Comunità”
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  2. SILVIO FOSSILE ha detto:

    Vorrei semplificare la situazione di Costa Paradiso. Ormai sembra abbastanza chiaro che tutte le opere sono di competenze del Comune e della Abbanoa, per la parte di propria più competenza. A questo punto realizzino il tutto come credono più opportuno. Se dobbiamo intervenire economicamente e legalmente si vedrà a tempo debito. Questo taglia ogni discussione. In tal modo si ridurranno drasticamente i costi delle varie voci di spesa.
    Domanda finale. Se non è stato approvato il bilancio cosa succede a chi non paga le quote raddoppiate, compreso acqua come hanno fatto in passato molte persone? Possono dare la delega?
    Cordiali saluti