Il debito pubblico italiano a febbraio 2025 è di circa 3.024 miliardi di euro, in aumento rispetto ai circa 2.981 miliardi di euro di gennaio 2025.
Ma siamo sicuri che questo debito debba davvero essere pagato?
di Pasquale Ferrara
In rapporto al PIL, il debito pubblico italiano dovrebbe raggiungere circa il 139% entro fine 2025, con una proiezione di stabilizzazione intorno al 140% nel 2027.
Un debito impagabile, una crisi costruita
L’Italia è uno dei Paesi più indebitati al mondo. Ci raccontano che siamo stati spendaccioni, che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità. Ma è davvero così?
La verità è che il nostro debito è esploso dopo il 1981, quando la Banca d’Italia si è “divorziata” dal Tesoro, smettendo di acquistare i titoli di Stato invenduti. Da allora, lo Stato ha dovuto attirare investitori offrendo tassi d’interesse alle stelle (fino al 20%), facendo lievitare il debito in modo artificiale.
Abbiamo già pagato, e più del dovuto
3.300 miliardi di interessi versati su un debito che rimane immutato.
700 miliardi in più pagati dai contribuenti rispetto ai servizi ricevuti dal 1990 a oggi.
Se il debito fosse una fattura, l’avremmo già saldata più volte. Eppure, ogni anno 80-90 miliardi di euro (quasi un quinto della spesa pubblica) continuano a evaporare in interessi, sottraendo risorse a sanità, scuole e infrastrutture.
Chi ci guadagna? I veri colpevoli della crisi
Solo il 6% del debito è in mano alle famiglie italiane. Il resto? Banche, fondi d’investimento e assicurazioni – gli stessi attori che hanno provocato la crisi finanziaria globale.
Perché dovremmo continuare a pagare loro?
La storia ci insegna: i debiti si possono cancellare
Non è un’utopia:
La Germania nel 1952 vide il suo debito ridotto al 25% e dilazionato in 50 anni.
Dall’antica Mesopotamia (2400 a.C.) alle crisi moderne, l’annullamento del debito è una pratica storica.
È ora di dire BASTA
Chiedere la cancellazione del debito non è un gesto rivoluzionario, ma un atto di giustizia.
Dobbiamo rifiutare la narrazione che colpevolizza i cittadini.
Dobbiamo pretendere un’analisi trasparente del debito: quali parti sono legittime? Quali sono frodi?
Dobbiamo seguire l’esempio di Paesi che hanno ottenuto una riduzione.
Il debito non è un destino ineluttabile.
Se non lo cancelliamo, continueremo a vivere in un Paese strozzato da interessi che nessuna crescita potrà mai compensare.
È ora di alzare la voce. Il futuro dell’Italia dipende da questa battaglia.
Cancelliamo Il Debito – Basta Lacrime Di Sangue
Ogni bambino che nasce in Italia eredita un fardello di oltre 40.000 euro di debito pubblico. Un peso insostenibile, cresciuto negli anni non per colpa dei cittadini, ma a causa di meccanismi finanziari opachi e decisioni politiche scellerate.
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Articolo a cura della redazione di Costa Paradiso News. Immagini: Reuters, AFP, elaborazione interna.
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Redazione Costa Paradiso News
14 giugnoe 2025 alle 18:13
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